Pretoro, caratteristico borgo abruzzese, è arroccato su un colle alle pendici della Majella. E’ molto conosciuto anche fuori dall’ambito regionale, grazie alla fiorente attività artigianale del legno.
Un tempo Pretoro veniva indicato come il “paese dei fusari”, perché qui venivano realizzati i fusi per filare la lana, senza dimenticare la produzione di tutti quegli utensili domestici che venivano venduti nei maggiori mercati. Al giorno d’oggi, gli artigiani che si occupano della tornitura del legno sono rimasti in pochi, ma portano avanti fieramente la loro tradizione ed il loro lavoro, vera eccellenza di abilità manuale ed operosità che nulla ha che spartire con la seriale produzione industriale.
Le botteghe di questi abili mastri meritano senz’altro una visita e l’acquisto di manufatti di qualità.
Il borgo conserva il suo aspetto di antico centro di impronta medievale ed ha diversi luoghi di notevole interesse.
La chiesa principale di Pretoro è quella di S. Andrea Apostolo risalente al 1400. La sua particolarità è la pianta irregolare: posta nella parte più alta del paese, ha una pavimentazione adattata alla roccia.
La Chiesa di San Nicola, di originario impianto romanico, è stata ricostruita intorno al XVI secolo. Al suo interno si trova una notevole e bellissima “Pietà” scultorea in terracotta policroma. Questa chiesa è dedicata al culto di San Domenico Abate: la prima domenica del mese di Maggio, a lui sono riservati i festeggiamenti con la processione e la rievocazione de “Lu Lope” (il lupo) e dei “Serpari” (analoga a quella che si svolge a Cocullo) per rappresentare il miracolo che il Santo compì salvando un neonato rapito da un lupo.
La Chiesa della Madonna della Mazza è di origine trecentesca ed è un eremo fondato dai monaci benedettini cistercensi. Il Santuario prende questo nome per via della raffigurazione della Vergine con uno scettro regale ligneo chiamato nel gergo locale “mazza”. L’annesso romitorio è stato completamente ristrutturato ed è oggi struttura ricettiva per i pernottamenti dei pellegrini.
A pochi km da Pretoro si trova la Grotta dell’Eremita: i reperti rinvenuti al suo interno testimoniano un utilizzo diffuso di questo antro che ha dato riparo per centinaia di anni a pastori ed eremiti, non ultimo agli sfollati nel periodo della seconda guerra mondiale. Molte leggende e credenze popolari nutrono il mito di questa grotta: l’esistenza di una sorgente al suo interno la predisponeva al culto di San Michele Arcangelo, degli eremiti che l’hanno abitata si narrava che le acque si dividessero ed essi riuscissero a passare solo se fossero stati senza peccati.
Dal centro del paese si accede al Sentiero dei Mulini Rupestri che, attraversando il bosco, conduce fino a valle dove si trova un antico mulino ad acqua costruito su un eremo preesistente.
E’ un percorso incantevole, la grande estensione delle faggete regala un ricco e variegato panorama floristico.
Tra le specialità enogastronomiche caratteristiche di Pretoro, di tradizione antichissima è la Pizza Scina non lievitata con le incisioni a reticolo. Questo prodotto veniva utilizzato come pane dalle famiglie contadine ed era tradizione cuocerlo sotto il coppo, sopra la pietra del camino. La video ricetta:
Come arrivare a Pretoro:
Da Pescara: SS16 sino a Francavilla al Mare, imboccare la SS 263 in direzione Val di Foro fino a Pretoro
Da Roma: Autostrada A24 Roma-L’Aquila; cambiare sulla A25 in direzione Pescara; uscita Chieti; continuare sulla SS 81 in direzione di Guardiagrele; uscita Fara Filiorum Petri; imboccare la SS 263 fino a Pretoro.
0 commenti