In Abruzzo è tradizione antica il presepe. Oltre agli allestimenti con le statuette, muschio e accessori vari, in molte località si possono ammirare i Presepi Viventi. In alcuni luoghi, è una tradizione antica tramandata di padre in figlio rendendo questi avvenimenti unici e speciali.
Per tutto il mese di dicembre e i primi di gennaio, numerosi sono i borghi che espongono vere e proprie opere d’arte, allestendo scenari d’altri tempi ma in grado di suscitare emozioni uniche.
Il Presepe Vivente è una rappresentazione storica nella quale si rievoca la nascita di Gesù bambino attraverso l’arte teatrale. Spesso la tradizione vuole che Gesù Bambino sia impersonato dall’ultimo nato del paese.
Tra i Presepi più rinomati e più antichi d’Italia, c’è il presepe vivente di Rivisondoli (AQ) che si tiene il 6 Gennaio. In uno scenario suggestivo e di grande intensità emotiva, tutta la popolazione unita partecipa al racconto del Vangelo. L’evento è talmente conosciuto che viene seguito da migliaia turisti.
Un altro spettacolare e antico Presepe Vivente, è quello che si svolge a Cerqueto di Fano Adriano (TE) il 26 Dicembre. Ai piedi del Gran Sasso, il famoso presepe celebra, con abiti d’epoca, la nascita di Gesù Bambino raccontando gli avvenimenti partendo dalla Creazione. Con il Corno Grande che fa da sfondo, tutte le viuzze del borgo si illuminano di torce, concedendo ai visitatori uno scenario unico nel suo genere.
A Vasto (CH) il Presepe Vivente si tiene tra le stradine di S.Maria il 26 dicembre, l’1 e il 6 gennaio. In un magico scenario rivivono tradizioni ormai lontane e antichi mestieri. La popolazione unita e numerosa partecipa alla manifestazione facendo emozionare il pubblico presente, ormai sempre più numeroso e partecipe.
Dopo l’ingresso nei giardini d’Avalos di Vasto, scenografia della corte di Erode, il percorso tra le viuzze rivela l’arrivo alla grotta di Gesù Bambino.
Il 26 Dicembre si tiene l’undicesima edizione del Presepe Vivente di Giulianova (TE). La rappresentazione si svolge tra i vicoli del paese alto. Oltre 200 figuranti e numerose scene, molte delle quali recitate, ripropongono momenti salienti della natività. L’edizione di quest’anno è intitolata al Magnificat, l’inno di ringraziamento di Maria e tratto dalla prima parola della traduzione latina del testo dell’evangelista Luca, un canto di gioia a lode di Dio.
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