Dal borgo di Altino (CH) prende il nome il “peperone dolce di Altino“, un piccolo peperone a corno, dal tipico colore rosso intenso. Questo peperone è conosciuto anche come “peperone a cocce capammonte” (a testa all’insù), perché i suoi frutti crescono con al punta rivolta verso l’alto. Una volta maturo e raccolto dalla pianta, il peperone dolce di Altino è infilzato con ago e spago nel peduncolo, fino a formare una lunga collana chiamata “crollo”. I peperoni coì raccolti si lasciano essiccare all’aria per alcuni giorni per essere, infine, tostati in forno.
Usi del peperone dolce di Altino
Il peperone dolce di Altino secco e tostato ha un caratteristico sapore dolce e viene prevalentemente impiegato macinato a grana grossa o polverizzato in mortai chiamati “piloni”, la cui origine si perde nel tempo.
La polvere ottenuta viene utilizzata per il condimento della pasta oppure per la preparazione di insaccati, come la ventricina del vastese.
Il peperone dolce di Altino essiccato viene consumato anche in altri modi: passato velocemente in olio bollente, per poi essere sbriciolato o consumato intero per accompagnare primi piatti, baccalà, carne di maiale e verdure come la tipica “pizz e foje”.
Il peperone dolce di Altino è un ingrediente molto versatile. La polvere che se ne ricava può essere anche utilizzata come ingrediente della pasta fatta in casa o del pane, conferendo all’impasto un colore rosso vivo.
Le origini del peperone dolce di Altino
Le origini di questo peperone sono probabilmente da ricondurre all’Europa dell’Est e all’introduzione della paprika dai Balcani da parte di popolazioni slave, che si stabilirono nella provincia di Chieti intorno al XV secolo. Sempre dalle popolazione dell’Est Europa deriva l’usanza di ridurre in polvere il peperone e il consumo che in Abruzzo viene fatto del peperone dolce di Altino.
Il Presidio Slow Food Abruzzo del peperone dolce di Altino
Al 2009 risale la costituzione della’Associazione del Peperone Dolce di Altino Oasi di Serranella, che si pone come obiettivo quello di promuovere lo studio, la conservazione e valorizzazione di questo prodotto tipico abruzzese.
Ogni anno, in estate, ad Altino viene organizzato un festival, dedicato interamente al peperone dolce, con la partecipazione di tutte le contrade del paese, che si sfidano con ricette e piatti a base di peperone.
L’associazione ha avuto il merito di aver recuperato e valorizzato la coltivazione del peperone dolce di Altino attraverso un proprio disciplinare di produzione.Il Presidio Slow Food si propone di promuovere tra i produttori una gestione oculata della semente insieme ad un metodo di coltivazione ecosostenibile, compatibile con i principi ispiratori della filosofia Slow Food.
Le aree di produzione coincidono con i comuni di Altino, Archi, Perano, Roccascalegna, Casoli, Sant’Eusanio del Sangro ed Atessa (Chieti).
Il peperone dolce di Altino si raccoglie a partire dalla prima decade di agosto, quando le bacche raggiungono il tipico colore rosso.
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