Il Confetto di Sulmona è, probabilmente, il manufatto artigianale abruzzese più conosciuto al mondo, individuato con il marchio P.A.T. nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani.
Pur trattandosi di una preparazione alimentare, parliamo di artigianato perché la maestria, la bellezza e la particolarità del confetto d’Abruzzo sono il frutto di una perizia tutta speciale, capace di creare dei piccoli capolavori di decorazione della dolcezza.
La tradizione dei confetti è antichissima, già in uso presso i romani per la celebrazione delle unioni e delle nascite, come da notizie storiche rintracciabili in scritti datati 447 a.C. e 37 d.C. Secondo i documenti dell’archivio comunale, l’attività di fabbricazione dei confetti è presente a Sulmona già a partire dal 1492.
Fonti certe attestano la presenza, sempre nel XV secolo, di una piccola bottega artigianale presso il Monastero di Santa Chiara: la lavorazione artistica si deve pertanto alle stesse religiose che si cimentavano nella composizione dei confetti in manufatti a tema liturgico, formando fiori, spighe, grappoli e rosari legati con fili di seta.Il tipico confetto di Sulmona è formato dal nucleo interno (“anima”) costituito da una mandorla intera del tipo della Valle Peligna o di Avola sgusciata e pelata e rivestito da diversi strati di zucchero sovrapposti. La lavorazione avviene dentro dei macchinari detti “bassine”, delle vere e proprie caldaie in rame o acciaio in continua rotazione.
La forma classica del confetto si presenta con la superficie liscia e di colore bianco.
Accanto alla preparazione tipica e più nota, vi sono delle varianti di gusto e dimensione che dipendono dall’impiego di altri ingredienti come nocciola, cioccolato, cannella, pistacchio, frutta secca o canditi. Anche la colorazione può variare: partiamo dal bianco tipico per le unioni nuziali, al rosa ed all’azzurro per le nascite, al verde dei diciotto anni, al rosso della laurea o a tutti i possibili colori per le altre feste.
Senza dimenticare le particolarissime lavorazioni come le “Perle di Sulmona”, dei piccoli e squisiti capolavori di gusto e bellezza.
Dolcezza a profusione, dall’Abruzzo nel mondo.
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