Come cucinare gli arrosticini abruzzesi? E’ una domanda a cui non è semplice dare una risposta. Questo perchè gli arrosticini rappresentano una tradizione culinaria che va ben oltre la semplice preparazione di un piatto: è un rituale, un’esperienza di condivisione e passione che unisce storia e territorio. Preparare questi spiedini (ma non chiamateli così davanti ad un abruzzese!), realizzati esclusivamente con carne di pecora e serviti con semplicità, significa riscoprire antichi metodi e tecniche tramandate di generazione in generazione. Vediamo, quindi, come cucinare gli arrosticini, dalle fase della preparazione della carne, alla scelta del carbone per la “fornacella” (la griglia tipica, lunga e stretta, ma larga quanto basta per poggiare gli arrostiucini), dai tempi di cottura alla verifica della giusta cottura, senza dimenticare il perfetto abbinamento enologico.
La fornacella e la scelta del carbone
La preparazione degli arrosticini inizia ben prima di accendere il fuoco. È opportuno procurarsi una fornacella tradizionale, un supporto da barbecue costruito secondo rigide specifiche. La fornacella ha un ruolo così imporante nella cottura poichè l’esatta temperatura ottenuta dal carbone in questo spazio specifico determina l’esatto grado di cottura degli originali arrosticini abruzzesi. E’ fortemente raccomandato predisporre il luogo di cottura all’aperto, evitando balconi e verande.
Il segreto per una cottura impeccabile risiede nella scelta del carbone. I mastri arrosticini sanno bene che il carbone ideale è quello ottenuto dalla legna di faggio o di quercia, in quanto brucia in maniera costante e diffonde un calore omogeneo, arricchendo la carne con un aroma inconfondibile. Una volta acceso il fuoco, è importante attendere che il carbone raggiunga il punto in cui le braci si spengono in una luminosità uniforme, senza fiamme troppo alte, garantendo così una temperatura stabile e controllata. Solo a questo punto si può iniziare la cottura vera e propria.
Come cuocere gli arrosticini abruzzesi
La preparazione degli arrosticini abruzzesi richiede una tecnica raffinata e una cura particolare in ogni fase. La carne di pecora, scelta per la sua qualità, viene tagliata a cubetti regolari per assicurare una cottura omogenea. Diversamente da altri tipi di spiedini, per gli arrosticini si usano esclusivamente spiedini in legno, che rispettano la tradizione e non alterano il gusto genuino della carne. Durante la cottura sulla fornacella, i cubetti di carne vengono disposti in successione, permettendo al calore della brace di penetrare gradualmente. Il tempo di cottura ideale si aggira tra i cinque e i dieci minuti (dipende dalla quantità di carbone utilizzato), con continui giramenti che favoriscono una doratura uniforme e la formazione di una leggera crosticina, segno della perfetta sigillatura dei succhi.
Verifica della cottura: segnali di arrosticini perfetti
Un elemento fondamentale per ottenere arrosticini impeccabili è la capacità di riconoscere i segni di una cottura ottimale. Durante il processo, la carne passa da un colore rosato a una tonalità dorata, mentre la superficie inizia a incresparsi e a emanare un profumo intenso. Per verificare che gli arrosticini siano pronti, è possibile toccare la carne con la punta di un coltello: una consistenza tenera e succosa indica che il calore ha agito in modo uniforme, mantenendo intatti i succhi e garantendo un sapore ricco e autentico.
Abbinamento enologico: il vino perfetto per esaltare il gusto
Nessun pasto tradizionale abruzzese è completo senza un abbinamento enologico che ne esalti i sapori. Il Montepulciano d’Abruzzo, con la sua struttura robusta e i tannini morbidi, rappresenta l’accompagnamento ideale per gli arrosticini, poiché bilancia la rusticità della carne e l’intensità della brace. Per chi predilige un gusto più leggero, il Cerasuolo d’Abruzzo offre un’alternativa fresca e vivace, capace di armonizzarsi perfettamente con il calore della cottura e la genuinità degli ingredienti. Entrambi i vini, profondamente radicati nel territorio, completano l’esperienza culinaria con un tocco di eleganza e tradizione.
Un viaggio nella cucina abruzzese
Cuocere gli arrosticini abruzzesi significa immergersi in una tradizione che celebra la semplicità e l’autenticità. Dalla costruzione della fornacella tradizionale, passando per la scelta accurata del carbone, fino ai tempi di cottura ideali e alla verifica della consistenza, ogni fase è un invito a riscoprire il valore delle radici e della cultura gastronomica abruzzese. L’abbinamento con vini tipici come il Montepulciano o il Cerasuolo non solo esalta il gusto degli arrosticini, ma racconta una storia di territorio e passione che si tramanda di generazione in generazione. Seguendo questi consigli, ogni chef, esperto o amatoriale, potrà portare in tavola un piatto che è molto più di un semplice alimento: è un vero e proprio pezzo di tradizione.