Autore: Redazione

Campotosto, Camputostu in dialetto sabino, è un piccolo borgo in provincia de L’Aquila, quasi a confine con il Lazio, situato a 1420 metri di altitudine. Il territorio del paese comprende anche un lago, a cui dà il nome, e una Riserva Statale, parte del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Qui, dove i pochi abitanti arrivano a sfiorare appena le 500 unità, dal 1796, si produce un salume dal nome e dalla forma del tutto particolari: i “coglioni di mulo”, data la forma e la vendita  a coppie. La mortadella di Campotosto, questo è il nome con…

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Il 30% del territorio abruzzese è compreso in un complesso sistema di Parchi e Riserve Naturali e proprio qui, molti apicoltori, attraverso il nomadismo, spesso spostano i loro apiari direttamente da un’area protetta all’altra. Grazie alla biodiversità della flora presente, alle attività agricole a basso impatto ambientale, in queste zone è possibile ottenere un miele eccellente. Nell’area del Gran Sasso, dei monti della Laga e del Sirente Velino, tutti in provincia de L’Aquila, sono molto interessanti due mieli monofloreali ricavati dalle essenze più tipiche di questi luoghi, la santoreggia (Satureja montana) e la stregonia (Syderitis syriaca). Questi due arbusti fanno…

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Con un diametro di pochi millimetri, globosa, saporita e con un colore marrone violaceo, la lenticchia di Santo Stefano di Sessanio cresce oltre i 1000 metri s.l.m., solo sulle pendici del Gran Sasso, zona in cui le coltivazioni di legumi sono attestate in documenti monastici del 998. L’habitat ideale, con inverni lunghi e rigidi e primavere brevi e molto fresche, permette alle piantine di maturare in tempi diversi, e una volta sfalciate, se lasciate sul campo accumulate in piccoli covoni e poi ammassate sotto un telo, nutrono comunque i loro semi portandoli a maturazione. Crescendo su terreni brulli e aridi,…

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“Quella di solina aggiusta tutte le farine” – “Se il contadino vuole andare al mulino, deve seminare la solina”, due detti popolari che testimoniano la connessione tra questa varietà di grano e la vita contadina abruzzese. La solina è il frumento tenero tipico delle montagne dell’Abruzzo, per la costanza produttiva su terreni poco fertili e per la resistenza al freddo. È questo un esempio di recupero di una cultivar molto antica, che riconferma la biodiversità abruzzese in agricoltura. Fonti storiche, atti notarili di compravendita, fonti risalenti al 1500, testimoniano la sua coltivazione in Abruzzo, ed è citata a fine ‘700…

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Il fico reale di Atessa è una varietà molto apprezzata a partire dagli ultimi due secoli ed è considerato ideale per l’essiccazione, una tradizione ben radicata ad Atessa. Alcuni storici del passato raccontano, ad esempio, che Roberto d’Angiò, sulla zona di Chieti, avesse addirittura imposto, nel 1320, delle gabelle sui fichi secchi prodotti ad Atessa e commercializzati via mare. Il periodo di raccolta ed essiccazione, a seconda del clima, va tra metà agosto fino alla fine di settembre. I fichi vengono raccolti a mano, nelle prime ore del mattino, uno ad uno con una leggera rotazione del frutto per preservare…

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Situato a 669 metri s.l.m., il piccolo borgo di Paganica dista solo 7 chilometri dal capoluogo abruzzese. In questo luogo continua a perpetrarsi un rito che affonda le radici nella terra della conca del fiume Vera, dove i contadini, con molte difficoltà, coltivano in maniera tradizionale i loro fagioli. La loro coltivazione è attestata dai primi del XX secolo ed era associata a quella del mais, che fungeva da supporto alla pianta rampicante del fagiolo e, a sua volta, il granturco riceveva beneficio dall’altra pianta che intrecciandosi lo rendeva più stabile e più riparato dal vento. Fino a qualche decennio…

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La cipolla classica di Fara Filiorum Petri è quella piatta, bianca, dolce e aromatica. Secondo tradizione, nel 1300, i monaci del locale convento di Sant’Eufemia di dedicavano alla coltivazione, nei loro orti, di un tipo di cipolla davvero particolare, sia per forma che per sapore. Questo tipo di coltura ha trovato nei terreni argillosi l’ambiente ideale per poter crescere, tanto da essere chiamati appunto “cipollari”. Pare che la cipolla abbia la particolare forma schiacciata a causa dell’elevata quantità di acqua di cui necessita, per cui, gli agricoltori, raccoglievano dell’acqua con una pala e la versavano sulle cipolle, in modo da…

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Il cece di Navelli è piccolo, proprio come il borgo stesso in provincia de L’Aquila, che con i suoi 500 abitanti, si trova a circa 700 metri s.l.m., ai piedi di un rilievo che domina l’omonimo altopiano. Ogni anno i campi della stessa piana tornano a colorarsi di un viola tenue, sono i fiori preziosi dello zafferano, ormai famoso in tutta la penisola. Ma c’è anche un’altra coltura, vecchia di secoli, che pochi contadini hanno saputo mantenere e portare avanti in mezzo a tante difficoltà, quella dei ceci di Navelli, per cui ogni estate, ad agosto, viene organizzata una grande…

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Raramente un territorio ha un legame così forte con un prodotto come quello che unisce l’alto Vastese alla ventricina. Per prepararla, un tempo, si usavano i maiali neri o rossi, oggi si acquistano le razze bianche più comuni e diffuse sul territorio. Macellata la bestia si separano le parti più nobili (le cosce, il lombo e le spalle) che sono prima attentamente mondate, disossate e private delle parti più dure e fibrose (quelle aderenti alle ossa) e poi sezionate in piccoli pezzi di due o tre centimetri, che riposeranno per una notte. Si condiscono con sale e polvere di peperone…

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Il salsicciotto frentano è un salume tradizionale dell’alta e media valle del Sangro e dell’Aventino, un’area collinare alle pendici orientali della Maiella, lungo il corso del Sangro, che va da Lanciano a Casoli fino a Montenerodomo. Qui la norcineria ha una storia antica: in particolare il salsicciotto è già citato nel 1592 negli “Antichi Capitoli della città di Lanciano”. Era quindi una pratica comune al tempo, tanto da rendere necessaria la definizione di una quotazione di mercato. Un’altra testimonianza, si ritrova anche nel libro dell’introito generale del Convento di Santa Chiara in Lanciano, risalente al XVIII secolo, dove lo si…

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