Il fico reale di Atessa è una varietà molto apprezzata a partire dagli ultimi due secoli ed è considerato ideale per l’essiccazione, una tradizione ben radicata ad Atessa. Alcuni storici del passato raccontano, ad esempio, che Roberto d’Angiò, sulla zona di Chieti, avesse addirittura imposto, nel 1320, delle gabelle sui fichi secchi prodotti ad Atessa e commercializzati via mare. Il periodo di raccolta ed essiccazione, a seconda del clima, va tra metà agosto fino alla fine di settembre. I fichi vengono raccolti a mano, nelle prime ore del mattino, uno ad uno con una leggera rotazione del frutto per preservare l’integrità del picciolo, e posti negli essiccatoi, fatti di piccole canne (cannizzi) legate tra loro. Possono essere essiccati interi o incisi a metà, ma le loro facce non devono aprirsi del tutto. Esposti al sole durante il giorno, coperti da una rete che tenga lontani gli insetti, alla sera, per evitare che ci siano problemi di umidità, si ritirano in un luogo riparato e asciutto. Questa è un’operazione che va ripetuta per alcuni giorni, fino a quando i fichi non siano asciutti e ancora morbidi al tatto.
Una volta essiccati, i fichi reali vengono arricchiti con un gheriglio di noce locale inserito all’interno di una delle due parti; quindi si infornano a temperatura moderata, il tempo necessario affinché assumano un colore caramello caratteristico. Ancora caldi, i fichi secchi, così dorati, si ricompongono e si mettono a riposo, con foglie di alloro, in un luogo buio ed asciutto. Una volta trascorso del tempo, quello necessario perché i sapori si amalgamino tra loro, i caracini possono essere confezionati per il commercio o consumati al meglio. La loro prelibatezza e la lunga conservazione hanno reso celebri i caracini di Atessa e sono utilizzati in cucina per diverse ricette, come dolci, confetture, dessert, condimento per carni, pani e biscotti.
IL PRESIDIO: La città di Atessa ha una storia che affonda le sue radici nell’epoca romana e gli scavi archeologici hanno evidenziato il legame millenario con la coltivazione del fico. Fino ad alcuni decenni fa Atessa poteva vantare una vasta produzione di fichi secchi ma negli anni ‘70 e ‘80 lo sviluppo industriale della Val di Sangro ha messo in crisi la produzione. Oggi pochi giovani hanno deciso di recuperare la tradizione e il Presidio vuole sostenere la loro azione.
STAGIONALITA’: Si raccoglie alla fine del periodo estivo. Ogni anno il fico secco viene messo in commercio dopo il 4 ottobre.